Impresa 3Z! Vona, Colagrossi e Gravante ripercorrono le tappe: “Fatto qualcosa di incredibile”
Il futsal sa regalarci spesso pagine indimenticabili di sport e metafore di vita in grado di cambiare la nostra visione delle cose. La salvezza diretta raggiunta dall’History Roma 3Z nel Girone C di A2 è l’esempio lampante di come il lavoro, la disciplina e la cura dei dettagli possa portare chiunque, anche un gruppo che stazionava all’ultimo posto della classifica con 0 punti dopo otto giornate, a raggiungere traguardi insperati e in principio vicini all’utopia. Luigi Vona, col suo staff e i suoi collaboratori Alessio Colagrossi (preparatore atletico) e Riccardo Gravante (match analyst), sono riusciti a creare il giusto ambiente, a mettere ogni giocatore, anche i più giovani, nelle condizioni di rendere al meglio e condurre il club romano a una salvezza molto più che meritata. Una storia travagliata, ma a lieto fine, che i tre protagonisti fuori dal rettangolo di gioco hanno raccontato tra emozioni e aneddoti.
VONA - “Le emozioni provate al suono finale della sirena di sabato scorso sono difficili da raccontare, posso dire però che sono quei momenti che ti ricordano il motivo per cui fai tanti sacrifici. Mi piace guardare diversi sport e mi emoziono ogni volta che si verifica qualcosa di inaspettato, che viene sovvertito un esito dato per scontato, o che viene compiuta un’impresa insperata. Nel vedere provare sensazioni così forti, viscerali e totalizzanti mi immedesimo in chi le prova e questo mi genera sensazioni forti, perché immagino tutto quello che c’è dietro a quel risultato. Viverlo da protagonisti è stato un viaggio meraviglioso, un’esperienza che porterò sempre dentro di me.
Prendendo l’inizio e la fine del percorso, senza entrare nel merito del lavoro che è stato fatto, la più grande conquista è stata quella di aver trasmesso al gruppo il piacere di stare insieme in campo. Si percepiva, era dirompente, anche ad occhi esterni, la voglia e la determinazione con cui ognuno si sacrificava per la squadra; e questo, per l’intero girone di ritorno, con la responsabilità di sapere di non poter sbagliare mai, è un risultato che assume ancor più valore. Le ultime settimane volevo che il campionato non finisse, per quanto forte era l’armonia che si era creata in campo.
All’inizio, appena sono arrivato insieme al nuovo staff, avevamo 0 punti dopo 8 partite e l’obiettivo era quello di raggiungere il playout; abbiamo chiuso il campionato a 22 punti, conquistando la salvezza diretta. Nel 2025 abbiamo perso una sola partita e solo l’Italpol (a cui faccio i miei complimenti), vincitore del campionato e della Coppa Italia, ha fatto più punti di noi. È stato fatto qualcosa di incredibile.
Volendo individuare qualche momento chiave ti direi che le vittorie con Cisterna e Domitia hanno spinto la squadra a credere nel lavoro che stavamo facendo. La partita contro l’Italpol, che si giocava la vittoria del campionato, disputata da noi con i soli giovani del gruppo, ha dato un’energia pazzesca; lì ho capito che ce l’avremmo fatta. Le ultime due partite thriller con Eur e Velletri ci hanno ricordato perché amiamo questo folle sport, ma ci hanno premiato e, in un certo senso, come in un film, hanno reso il finale ancora più avvincente.
Sono orgoglioso dei ragazzi che hanno contribuito a rendere possibile quest’impresa, lottando e non risparmiandosi mai e mi piacerebbe che questo esempio ci ricordasse sempre di credere in ciò che facciamo, anche quando sembra andare tutto male.
Volevo infine fare una nota di merito e un ringraziamento sentito anche alla squadra “invisibile”, che lavora senza mai comparire, ma che è stata fondamentale: grazie Alessio, Riccardo, Daniele, Mattia, Diego e Massimo. Siete stati preziosi”.
COLAGROSSI - “Le emozioni forti sono alla base dello sport e tutto quello che facciamo è per questi piccoli momenti. La salvezza diretta è frutto di un lavoro minuzioso: non abbiamo mai perso la rotta, non ci siamo mai soffermati sul passato o sulla situazione di classifica. C’era sempre un focus sul migliorare e sulla partita successiva.
Tutto questo è stato cruciale, c’è stata una comunione di intenti fin da subito, il forte legame dello staff si è ripercosso sulla squadra in maniera fortemente positiva.
Sarebbe riduttivo cercare una momento, una sensazione o un’emozione per racchiudere quattro mesi di vita sportiva, l’unico modo è leggere la classifica e vedere quella salvezza, li è racchiuso tutto”.
GRAVANTE - “È difficile descrivere tutto quello che abbiamo vissuto in questi mesi. Quando siamo arrivati con mister Vona, sapevamo che non sarebbe stato semplice, ma fin dal primo giorno abbiamo creduto nel lavoro, nella qualità del gruppo e nella possibilità di raggiungere l’obiettivo. Abbiamo lavorato tanto, curando ogni dettaglio, e con il tempo è tornata anche la fiducia. La cosa più bella è stata vedere crescere la consapevolezza collettiva: partita dopo partita, abbiamo capito che potevamo farcela davvero.
Il momento di svolta è stata la partita contro l’Italpol capolista, giocata con molti indisponibili: siamo riusciti a pareggiare con una prestazione di grande solidità. Lì abbiamo dimostrato a noi stessi che potevamo raggiungere qualcosa di importante.
Chiudere il campionato con la salvezza diretta è stata una soddisfazione enorme. È il frutto di mesi intensi, fatti di sacrifici, lavoro e grande coesione. Alla fine, credo che ce la siamo meritata fino in fondo”.
Alessandro Pau
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