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Ultime ore, poi sarà Mondiale anche per l’Italia. Salvatore: “Siamo una squadra di valore"

 22/11/2025 Letto 72 volte

Categoria:    Nazionale
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    ITALIA





Le prime due giornate di gara sono andate in archivio. Hanno vinto Argentina e Polonia (entrambe 6-0) e come da previsione Colombia e Spagna sono riuscite ad avere la meglio di Canada e Tailandia (2-0 e 5-2). Pronostici tutti rispettati in questo avvio di Mondiale filippino, mentre lo scenario apre le porte alla terza giornata di partite, la più lunga e impegnativa. Quattro i match in programma: si parte nella notte italiana con Giappone-Nuova Zelanda (ore 5, diretta FIFA+) e si prosegue a colazione con Portogallo-Tanzania (ore 7.30 su FIFA+). Poi un attimo di suspense e sarà il turno delle Azzurre: alle 10 (diretta RaiSport) Italia-Panama apre il Gruppo D che si chiuderà alle 12.30 (FIFA+) con l’altro match del girone azzurro fra Brasile e Iran. 

IL TEMPO DELL’ATTESA - Venti giorni fa l’Italia si ritrovava al CPO ‘Giulio Onesti’ di Roma per iniziare la preparazione: quattrocentottanta ore passate fra allenamenti, svago, riunioni, studio, lavoro sul campo e fuori, viaggi, spostamenti, pensieri, risate e un filo di tensione mista a emozione di sottofondo ad accompagnare il tutto. Un cocktail di un’attesa lunga che però è finalmente arrivata a destinazione. Domani si gioca, non c’è altro a cui pensare. “È vero, sono passate tante ore e negli ultimi giorni sembra che scorrano più lente e che il tempo si sia persino raddoppiato - racconta alla vigilia dell’esordio la Ct Francesca Salvatore -. Abbiamo assaporato tutto di questo avvicinamento, ora ci siamo e siamo pronte sotto ogni punto di vista. Abbiamo lavorato bene e serene, non ci rimane altro che la cosa più bella: entrare in campo”.

EMOZIONI E PERCORSO - In questo momento la parola emozione è quasi inflazionata “ma è veramente quella che racchiude tutto quello che stiamo vivendo - prosegue l’allenatrice pescarese -. Le parole non riescono a dare una definizione reale di questi attimi: entrare nel palazzetto ieri (l’Italia ha assistito al match inaugurale Marocco-Argentina, ndr) è stato come arrivare in cima alla montagna e vedere un panorama meraviglioso. Per arrivare su in vetta al monte abbiamo lavorato tanto, ma ne è valsa la pena. Il percorso ora è in discesa e il cammino che ci aspetta da domani in poi sarà importante per acquisire nuova esperienza e misurare quanto di buono fatto fino a oggi”. Un esordio che porta con sé tanti significati, soprattutto il percorso di costruzione del movimento che ha attraversato generazioni di calciatrici che hanno contribuito a posarne le fondamenta: “Rispetto a questo sento un senso di responsabilità unita a leggerezza, anche se questi due aspetti sembrano antitetici - analizza con profondità Salvatore -. Con entusiasmo e coraggio proveremo a dar forma al lavoro cominciato tanti anni fa da persone che giocavano sui campi sintetici, sotto la pioggia, all’aperto. Donne che hanno fatto sforzi e sacrifici, anche fisici, per sopportare le condizioni che lo sviluppo del futsal richiedeva. È un mix di sensazioni e intenti: dentro le quattordici magliette non ci saranno solo le calciatrici che giocheranno il Mondiale, ma tutte le persone che sono passate in Nazionale, tutte quello che la sognano e l’hanno sognata. Rappresentiamo un trait d’union fra il passato e il futuro, con la speranza che chi arriverà sarà tanto caparbia quanto lo è stata chi ha lottato in passato”.

L’ITALIA CHE SARÀ - Ciò che non mancherà, sarà la voglia di competere: “Anche perché le ragazze meritano di vedere ripagato tutto l’impegno che hanno messo in questi anni. Posso garantire che sarà un’Italia spregiudicata, competitiva, aggressiva, che lotta su ogni pallone. Servirà massima attenzione in ogni momento, col massimo rispetto dell’avversario, ma sapendo che siamo una squadra di grande valore ed è arrivato il momento di dimostrarlo”. E alla fine dei conti servirà la cosa più banale di tutti, fare gol e vincere: “La differenza reti, lo stiamo già vedendo in queste due prime giornate di gara, è un aspetto che conta in questa fase a gironi - conclude la Ct -. Panama è sicuramente un’avversaria meno blasonata rispetto a Brasile e Iran, ma non dobbiamo sottovalutarla. Dovremo provare a vincere attraverso una fase di finalizzazione concreta e importante”.


Ufficio Stampa Figc 





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