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Chi l'ha detto che gli italiani non possono essere vincenti e dominanti? Fenomeno Pulvirenti: una stagione no sense

 02/07/2025 Letto 454 volte

Categoria:    Serie A
Autore:    Redazione
Società:    META CATANIA





Numeri alla mano, un’annata così si può riassumere con un’esclamazione: senza senso! Mai visto un Giovanni Pulvirenti tanto performante. 24 gol in campionato, il miglior italiano dal punto di vista realizzativo della stagione regolare, che si trasforma in top scorer nei playoff, con 8 reti in altrettante partite. Reti messe a segno in tutti modi possibili e immaginabili: reti figlie della strategia, reti fantasmagoriche come quel meraviglioso pallonetto in gara-2 delle semi scudetto contro l’Ecocity Genzano. Il tutto in una stagione senza un attimo di respiro, iniziata il 27 luglio per la Meta e terminata dopo 51 partite, senza contare il minutaggio astronomico dell’universale rossazzurro, anche uno dei punti fermi dell’Italfutsal, nonché primo marcatore della Nazionale made in Samperi, l’allenatore che lo ha scoperto e a cui va ascritto il merito di aver scovato un talento assurdo.

LA TRASFORMAZIONE – Già lo scorso anno Pulvirenti era stato decisivo con quella tripletta da uomo di ghiaccio ad Aversa, in gara-3 delle Finals, Giò non solo si è ripetuto, è andato oltre la sua duttilità tattica di uomo ovunque in mezzo al campo, l’upgrade è nella sua maturazione e in quel passaggio da giocatore istintivo a giocatore pensante che non si accontenta mai, cercando nei dettagli un qualcosa che lo possa avvicinare alla perfezione. “Lavoro, fiducia, e consapevolezza nei propri mezzi”. Puvirenti ingloba una stagione no sense in queste tre parole, cariche di significato perché dette da un italiano che ha dato le piste a molti stranieri, la cartina di tornasole che i talenti nostrani possono essere tanto vincenti quanto dominanti. “I miei gol? Anche quando giocavo a calcio a 11 sono sempre stato uno che ha visto la porta - rimarca - ma devo ringraziare tutti i miei compagni di viaggio, con cui abbiamo fatto un percorso incredibile. Qui alla Meta c’è un gruppo straordinario”. Pulvirenti fenomeno stagionale della Serie A, lo si capisce anche dall’umiltà propria del campione. “Non è solo la mia vittoria, ma di tutti”. Due dediche, tanti quanti gli scudetti di fila di un Meta Catania che ha saputo fare del made in Italy un modello da esportazione. “A Dian Luka e Seba Tornatore, non erano in campo ma sono stati sempre con noi. Questa è la vittoria di tutti”. Applausi, fenomeno!

Redazione C5 Live

 




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