Non dire mai ad un falconarese che potrebbe non farcela, perché tanto ce la farà...
C’è scritto questo sui muri del Pala Badiali e nel libro trentennale della società di Via Stadio.
Specialmente se hai in panchina qualcuna il cui sangue falchetto ce l’ha nelle vene sin dalla nascita e ogni cosa che tocca diventa oro: Re Mida Miss Giulia Domenichetti.
Si sapeva che sarebbe stata battaglia al Pala Isolotto. E battaglia è stata.
Prima di partire con la cronaca, particolare menzione alla migliore in campo: Rebecca Bordacchini, la portierina umbra classe 2005 autrice di una prova maiuscola.

Una sortita offensiva delle baby citizens in area toscana fa nascere una mischia. La difesa di casa per allontanare compie un clamoroso autogol. 0-1.
Il colpo a freddo disorienta le locali. Così ne approfitta ancora l’Okasa. Una conclusione di Giorgia Pirro viene ribattuta dal portiere, un gioco da ragazzi per Sofia Saluzzi ribadirla in rete con un comodo tap in. 0-2 al 7’.
La reazione dello Scandicci si fa energica, in virtù di una pressione costante favorita da una maggiore fisicità.
Capitan Pesaresi e company soffrono quel che c’è da soffrire e dove non arriva la fase difensiva falchetta ci pensa, appunto, San Rebecca Bordacchini da Terni.
Le padrone di casa trovano finalmente la rete dell’1-2 dopo l’intervallo, diagonale dall’out sinistro che deviato non lascia scampo a Bordacchini.

Ma finalmente l’Okasa riesce a ripartire con brillantezza: in una ripartenza veloce Lucia Gregori semina le avversarie e serve un cioccolatino per Giorgia Pirro.
La classe 2007 made in Civitanova lo accetta di buon grado. 1-3 e fine dei giochi.
Lo Scandicci ci prova col quinto di movimento senza esito, con le baby citizens molto più vicine alla quarta rete che a subirla. Gol che non arriverà. Poco male.
Dunque Okasa Falconara alla fase di finale di Coppa Italia under 19. Era accaduto una sola volta nella storia falconarese (nel 2022 a Bisceglie, eliminazione ai quarti).
Bravissime ragazze!


Ufficio Stampa Okasa Falconara

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