L'"ascesa" di Armando Mirra: "Il prossimo anno la Mirafin riparte da Salustri"
L'INTERVISTA - Al primo anno nel futsal nazionale ha vissuto tutte le esperienze possibili, immaginabili. Ha conosciuto l'ebrezza di chi è stato lassù, trovando la fuga, figlia di cinque successi in altrettante partite. Ha vissuto la crisetta, retaggio di tanti, troppi, infortuni e quell'inesperienza propria della matricola. La continuità di chi è stata fino all'ultimo in corsa per i playoff, e la discontinuità di chi non proseguirà nel post regular season. Mirafin, tutto e il suo esatto contrario.
A TUTTA MIRRA - "Io non mi lamento". Armando Mirra dondola sul filo dell'equilibrio, cercando il minimo comun denominatore di una stagione dalle mille sfacettature. "Noi eravamo davvero partiti per mantenere la categoria - dice - il primo anno nel nazionale è stata un'esperienza unica, ed evitare i play out lo consideriamo un grande traguardo. Certo, dopo quelle cinque vittorie un pensierino ai playoff si fa, ma siamo soddisfatto del nostro primo campionato in Serie B. Cosa ci ha detto questa stagione? Che ci sappiamo stare nel futsal nazionale, ma che possiamo fare di più".
DOMANI E' GIA' QUI - Armando Mirra sarà il numero uno della Mirafin nella stagione che verrà. "Non scherziamo - sorride - il numero uno resta sempre il presidente". Ma lui avrà poteri maggiori. "La poltrona non si tocca - continua - io avrò un ruolo di affiancamento e si supporto. Sarà una sorta di supervisore". Domani è già qui. "Qui in Mirafin non si stacca mai la spina - conclude Armando Mirra - in tal senso abbiamo riconfermato il mister". Il rinnovo di Salustri, una pura formalità. "Ha un bagaglio di esperienza infinito - conclude - Maurizio ha tanto da insegnare ed è per questo che io voglio viverla ancor più da vicino. Il mister è il primo tassello, la base per il prossimo anno. Insieme stiamo lavorando per il futuro". Un futuro che sta per diventare presente. E il presente, si vive. Sempre.
Pietro Santercole
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