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Pietropaoli a C5Live: "Zero possibilità  per il Rieti. E su Rafinha e Lukaian..."

 19/07/2020 Letto 5299 volte

Categoria:    Serie A
Autore:    Pietro Santercole
Società:    REAL RIETI





Certi rumors danno tanta tristezza. Roberto Pietropaoli conferma a C5Live la sua decisione irrevocabile di non voler dare seguito alla gloriosa storia del Real Rieti: lunga 14 anni, con due titoli in bacheca (Winter Cup e Coppa Divisione) una decade di fila in Serie A, con 4 semi e una finale scudetto alle spalle, con tanto di prestigiosa partecipazione all'Elite Round di Champions League. "Ci sono zero possibilità che il Rieti partecipi al prossimo campionato".
 
PIU' DELUSO CHE ARRABBIATO il patron sabino. Triste. Tristissimo. Costetto ad arrendersi all'evidenza dei fatti: "A quanto pare questa città non nutre nessun interesse per il futsal". Il basket vivacchia in A2 eppure gli viene più spazio del dovuto, il calcio è in crisi e regala solo delusioni, ma nonostante il Real Rieti rappresenti il top sportivo non c'è spazio in città per sostenere tutti gli sforzi decennali di Roberto Pietropaoli: "In 14 anni non ho preso un euro dal Comune, ho sempre fatto tutto con le mie forze, rispettando alla lettera qualsiasi impegno economico". Compresa la trasformazione di un ex bocciodromo divenuto PalaMalfatti. Già, il PalaMalfatti. Quel palazzetto chiuso coi sigilli almeno finquando non verranno certificate le disposizioni di sicurezza antincendio. "Non dipendono da me, sono di competenza delle istituzioni, anche volendo mancano i progetti iniziali, che non si trovano e non si sa dove siano finiti". PalaJourner out per il futsal (non certo per il basket), un Real Rieti fuori città è un'ipotesi non percorribile, per due motivi: uno logistico, l'altro di principio. "Non andremo a Terni - continua il patron amarantoceleste - dovrei spostare pure un intero settore giovanile e la femminile, dove lo trovo un palazzetto tutto per noi, tutti i giorni e tutto il giorno? E poi questa società ha fatto sempre del senso di appartenenza il suo fiore all'occhiello. Ho dovuto mandare giù troppi bocconi amari, le finali scudetto a Teramo e il Main Round di Champions a Foligno, adesso basta. Non mi resta che prendere atto dei sigilli. La politica? Non posso e non voglio fare illazioni, la giustizia deve fare il suo corso, certo se fossero vere alcune cose...".

PASSATO, PRESENTE E FUTURO Una scalata lunga 14 anni, dunque, sta per chiudersi. Pietropaoli si guarda indietro: "Le due partite che ricorderò per sempre non sono finali - dice - ma la sfida decisiva per la Final Four persa di misura ad Almaty contro il Kairat a poco più di un minuto dal termine (con un tiro libero trasformato da Divanei per un fallo di dubbia assegnazione, ndr) davanti a diecimila spettatori e gara-3 delle semifinali scudetto contro la Luparense, quando batti ed elimini la Juventus del calcio a 5, non lo dimentichi mai". Il presente è stracolmo di tristezza. "La solidarietà di tanti presidenti di Serie A che mi consigliano di non arrendermi, di presentarmi addirittura come candidato alla presidenza della Divisione C5 fanno piacere, ma generano ancora più delusione per la città e per una disciplina che non ha né appeal né visibilità". Il futuro sfocia nel futsalmercato. "Ho liberato tutti i giocatori". Rafinha e Lukaian oggetto del desiderio dell'A&S, con una distinzione: per il capitano del Rieti c'è praticamente un accordo di massima fra le parti, mentre per Lukaian bisogna trovare l'intesa sull'ingaggio. "Ho sentito Barbarossa - rivela Pietropaoli - si è comportato da persona correttissima perché sono entrambi nostri tesserati. Dovete chiedere a lui se andranno davvero all'A&S. Non so se gli altri aspetteranno la nostra non iscrizione". Già, al Rieti non resterà nessuno. Almeno fino a prova contraria.
 
Pietro Santercole


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