Domenico Berardi, dal calcio a 5 alla Juventus
Attaccante, duttile, mancino, tecnico e con la personalità tipica dei grandi campioni. La prima tripletta in Serie A di Domenico Berardi, arrivata a soli 19 anni, 3 mesi e 9 giorni, ha destato scalpore solamente in chi non l’aveva mai visto giocare. Sì, perché la storia e le qualità dell’attaccante del Sassuolo sono quelle del predestinato, del giocatore in grado, senza errori di percorso, di arrivare in breve tempo ad altissimi livelli. L’impatto con la Serie A è stato devastante: cinque reti in sette partite (quattro rigori), con la tripletta decisiva alla Sampdoria che ne ha esaltato le già ottime prestazioni.
SCOPERTO GIOCANDO A CALCETTO – Berardi è arrivato nel calcio che conta in modo incredibile. Lui, originario di Cariati Marina, comune jonico della provincia di Cosenza, fino a tre anni fa il professionismo poteva solo sognarlo. Poi, la fortuna ha incontrato il talento, quasi per caso ed è arrivata l’occasione. Siamo nel 2010 e Domenico decide di andare a trovare il fratello Francesco, universitario a Modena. I due vanno a giocare una partita di calcetto: contro ragazzi più grandi di lui, Domenico fa il fenomeno e impressiona tutti; tra questi un amico del fratello, a fine partita gli confida di avere un amico che lavora nel settore giovanile del Sassuolo, si chiama Luciano Carlino. Carlino permette a Berardi di fare un provino con i neroverdi, che lo tesserano immediatamente.
DI FRANCESCO IL MENTORE – Dopo aver giocato con Allievi Nazionali e Primavera del Sassuolo, Eusebio Di Francesco, tecnico degli emiliani, decide di aggregarlo in prima squadra nell’estate 2012. Il resto è storia recente. Berardi gioca nel tridente offensivo, col suo mancino è abile nel rientrare in dribbling e scaricare a rete, e diventa vero protagonista in Serie B della promozione del Sassuolo (11 reti e 6 assist decisivi in 37 partite). Su di lui mettono gli occhi in estate tutti i principali top club europei, tra cui lo United.
I PROBLEMI CON L’UNDER 21 E IL CODICE ETICO – Può un talento di tale spessore non giocare con l’Under 21 italiana? Sì, può accadere per via del codice etico. Berardi a maggio ha saltato una convocazione con l’Under 19 e la Federazione italiana ha deciso di punirlo, applicando il codice etico. Ora il selezionatore Gigi Di Biagio sembra aver aperto alla possibilità di un suo recupero: “Se chiede scusa, lo convoco, avrebbe detto il Ct degli azzurrini”. Vedremo cosa accadrà, ma sicuramente Berardi sarà un nome da tenere d’occhio in futuro anche per la Nazionale maggiore.
LA JUVE LO HA GIÀ PRESO, LUI È PIÙ PRECOCE DI DEL PIERO – Intanto è stata la Juventus la più rapida ad accaparrarsi l’attaccante calabrese. In estate ne è stata rilevata la comproprietà dal Sassuolo (al quale è stato dato in cambio Marrone) e si presume che il suo futuro possa essere bianconero. E lui già fa sognare il popolo juventino, visto che una bandiera della recente storia della Vecchia Signora ha realizzato la prima tripletta in Serie A proprio all’età di Berardi. Anzi, in realtà un mese e sette giorni dopo. Si tratta di Alex Del Piero che contro il Parma, nel marzo del 1994, ha segnato tre reti a 19 anni, 4 mesi e 16 giorni. Domenico, o meglio “Mimmo” come tutti lo chiamano, non si scompone: “La Juventus? Prima voglio salvarmi col Sassuolo, il resto sarà una conseguenza”. La testa sembra essere quella giusta.
di Enrico TURCATO (Twitter@EnricoTurcato)
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