Ferrara non canta vittoria: “La qualificazione è ancora apertaâ€
12/03/2014 Letto 911 volte
Categoria: Serie C2
Autore: Flavio M. Tassotti
Società: FUTSAL OSTIA ITEX
La Vigor Perconti, fino ad ieri sera, non aveva mai perso in casa una gara di Coppa Lazio e questo certifica ulteriormente la bella impresa compiuta dalla Futsal Ostia, abile a sbancare il campo nemico nell’andata dei quarti di finale. E’ finita 3-2 per Caleca e compagni, ma Alessio Ferrara, coach dei lidensi, non si fida assolutamente dell’orgoglio blaugrana, in vista della gara di ritorno.
Mister, è una vittoria pesante quella di ieri, non trova?
Sono contento del successo ottenuto dai ragazzi, ma allo stesso tempo credo che avremmo meritato un punteggio maggiormente sostanzioso. Mi reputo soddisfatto della prestazione della squadra, specialmente nei primi trenta minuti, anche se dobbiamo capire che partite del genere vanno chiuse concretizzando le tante occasioni che abbiamo creato nel corso dell’ora di gioco.
La Vigor Perconti al chiuso non ha mai conquistato un’affermazione: la qualificazione è più vicina?
Diffido da queste statistiche, perché si possono smentire in un attimo. La Vigor è una formazione esperta, di valore, quindi non dobbiamo assolutamente pensare di aver già conseguito il pass per la Final Four: abbiamo solamente un gol di vantaggio, che, in uno sport simile, non è nulla.
Quali sono allora le percentuali di qualificazione?
Partiamo da una situazione di parità, perché l’andata non ha sancito niente.
Preferirebbe arrivare secondo in campionato o vincere la Coppa Lazio?
Sinceramente vorrei aggiudicarmi questo trofeo che mi manca, vista anche l’esperienza dell’anno scorso con il Lido di Ostia, con cui mi lasciai dopo aver portato la squadra agli ottavi. Ci tengo, ci teniamo tutti ad arrivare in fondo in questa manifestazione, però abbiamo persino ottime possibilità di centrare l’obiettivo del play-off in campionato: se riuscissimo a finire il girone sul podio ed a tagliare il traguardo della Final Four, allora avremmo fatto ciò che ci eravamo prefissati durante l’estate.
Flavio M. Tassotti
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