Lazio, Moreira e il primo derby con la Roma: “Sarà intenso e speciale. Ci siamo preparate al meglio”
È tutto pronto per il primo storico derby capitolino fra la Lazio e la Women Roma. Appuntamento al PalaTorrino, alle ore 15 di sabato 27 settembre, dove saranno le biancocelesti, reduci dal reboante 7-0 nella dimora del Montesilvano, a ospitare le giallorosse, forti del 2-1 con cui hanno piegato il TikiTaka Francavilla.
LA STRACITTADINA - “Sarà sicuramente una partita molto intensa - la premessa di Brenda Moreira - e con un’atmosfera speciale, visto che è il primo derby della storia tra queste squadre”. Le aquilotte, durante la settimana, non hanno lasciato nulla al caso in ottica sfida con le “cugine”: “Ci aspettiamo una gara combattuta - dice la brasiliana - contro un’avversaria forte e organizzata, e con alcune singole che possono fare la differenza, ma ci siamo preparate al meglio per affrontarla con determinazione e concentrazione”.
LO START - Il convincente successo in terra abruzzese è stato un bel primo passo compiuto, ma la laterale, a segno con una doppietta nello scorso weekend, è ben consapevole che la strada da percorrere è ancora lunga: “È stato un buon debutto - afferma la laterale -, ma siamo solo all’inizio e dobbiamo rimanere concentrate, senza esaltarci troppo. Abbiamo fatto bene durante la preparazione e, personalmente, sono contenta di aver contribuito, ma credo che ancora bisogna lavorare tanto e migliorare per dare continuità”.
L’AMBIENTE - Con alle spalle un quadriennio vissuto all’Irpinia, la nativa di San Paolo sta scrivendo il suo primo capitolo con la maglia della Lazio: “All’inizio, ovviamente, si fa fatica ad adattarsi al nuovo - spiega la numero 13 -, ma poi trovi compagne e staff che cercano subito di farti stare bene. E questo è molto positivo, visto che siamo un gruppo rinnovato”. Le migliori premesse dove esprimersi nella propria amata disciplina. “Qui si respira futsal tutto il tempo, sicuramente imparerò tanto. Avendo un mister come Daniele (Chilelli, ndr), credo che potrei avere una crescita professionale e personale”.
Alessandro Cappellacci
Articoli correlati



