Coppa del Mondo femminile, il focus sulle avversarie dell’Italfutsal nel gruppo D
Panama, Brasile e Iran. Queste le avversarie a cui l’Italfutsal contenderà uno dei due pass validi per la fase a eliminazione diretta della Coppa del Mondo femminile. Un gruppo di fuoco, quello D, che le Azzurre del cittì Francesca Salvatore sono pronte a vivere con entusiasmo e orgoglio. Di seguito il focus sulle tre avversarie in ordine di calendario, ossia il 23, il 26 e il 29 novembre.
PANAMA - La storia delle “canaleras” comincerebbe nel 2017, alle soglie dei Central American Games, ma, per vicende alterne, il loro debutto in una competizione ufficiale è arrivato soltanto quest’anno. Un esordio pressoché da sogno, visto che il Panama è riuscito ad arrivare fino in fondo al torneo, arrendendosi in finale alle campionesse del Canada. Gran parte del merito va alla cittì Amarelis De Mera, che ha allestito - saccheggiando dal calcio – un roster a tempo di record. Tra le fila delle numero 79 al mondo spiccano la laterale Kenia Rangel (capitano), la “scommessa” più riuscita dalla disciplina 11vs11, e la centrale Estefanía Salas, una delle poche giocatrici nate sul campo 40x20.
BRASILE - C’è mai stato qualcuno in grado di raggiungere la perfezione? Beh, la Seleçao femminile di calcio a 5, la numero 1 del ranking FIFA, ci è andata molto vicina. Già, perché le “canarine” sono state capaci di assicurarsi tutti i tornei - ufficiali e “ufficiosi” - a cui hanno finora partecipato. Otto Coppe América, alzate grazie all’invidiabile score di quarantuno vittorie su altrettanti match disputati, e sei Women’s Futsal World Tournament, il predecessore spirituale dell’attuale Mondiale. E poco importa se qualche passo falso è arrivato in amichevole. Perché ogni volta che le gare hanno contato davvero, le verdeoro non hanno mai fallito. Un gruppo stellare guidato con stile e fermezza - da un decennio a questa parte - da Wilson Sabóia, il professore universitario eletto miglior cittì del globo nelle ultime due edizioni dei Futsal Awards. Una selezione che può vantare due leggende della disciplina come Amandinha, premiata giocatrice più forte del pianeta in ben otto occasioni, e l’immensa Luciléia, l’atleta più “anziana” dell’intera kermesse iridata (42 anni). Oltre a Emilly, l’asso che infiamma i palcoscenici della Liga spagnola, che leggenda è destinata a diventarla. Un Brasile pieno zeppo di fuoriclasse tra cui Débora Vanin - una delle cinque “italiane” -, decisiva nelle ultime due finali continentali contro l’Argentina. Se non è perfezione questa, poco ci manca.
IRAN - Per palmarès, l’Iran può benissimo essere definito il Brasile del Medio Oriente. Le attuali numero 9 al mondo, infatti, possono vantare una bacheca ricca di trofei, anche se manca l’ultima Coppa d’Asia. Nell’ultima edizione, infatti, è arrivata “soltanto” una medaglia di bronzo, comunque sufficiente per volare a Pasig. Nonostante la qualificazione, però, la perdita della corona ha sancito la fine dell’era Soleimani. Al suo posto è tornata Shahrzad Mozafar, colei che ha condotto l’Iran alla vittoria dell’AFC nel 2018. La cittì ha ritrovato Nasimeh Gholami (41 anni), la più “anziana” della kermesse dopo Luciléia, un’istituzione a livello nazionale. La stella più brillante risponde al nome di Maral Torkaman (classe 2002), top scorer dell’Asian Cup con 6 gol. A difendere i pali c’è invece Farzaneh Tavasoli, considerata uno dei migliori estremi difensori dell’intero continente.
*foto: LNF
Alessandro Cappellacci
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