Il presidente Romeo alla ricerca della perfezione. "Giovani, una squadra unità e uno staff eccellente: ecco il mio TCP"
Passato, presente e futuro. Il presidente del Circolo Tennis Club Parioli Maurizio Romeo ha parlato del momento del TCP, dell'operato di De Lieto e Budoni, di una squadra più unita che mai e dei progetti futuri della società.
Al circolo Parioli, questo sport è di casa: che effetto le fa vedere la prima squadra ai massimi livelli regionali?
Qui si è fatta la storia del calcetto, e la si continua a fare, ora abbiamo intrapresa questa avventura pazzesca nel calcio a 5 con impegno e passione, in un campionato non semplice come la Serie C1. Con il lavoro di tutto lo staff e di Roberto De Lieto stiamo facendo un ottimo lavoro. Tra l'altro voglio spendere una lancia in favore del Comitato Regionale Lazio, complimentandomi con il presidente Zarelli per aver scommesso sulla regola dell'Under 21: così facendo si è dato il segnale che vogliamo bene allo sport come evoluzione formativa nei confronti dei giovani.
Spesso è presente al PalaGems per assistere alle gare di campionato: le dispiace non veder giocare la propria squadra all'interno del circolo?
No, perché ogni manifestazione ha il contorno che merita. Al Tennis Club Parioli non abbiamo un palazzetto perché non possiamo ospitare tutta l'eccellenza sportiva che abbiamo. Dovremmo costruirne uno anche per il tennis, e in questo momento non è possibile.
C'è un giocatore che le piace in particolare?
No, perché non mi piace parlare dei singoli. Anzi, la squadra ha iniziato la stagione non essendo pienamente consapevole delle proprie potenzialità, qualcuno ha dimenticato che prima di tutto siamo un team. Adesso, invece, vedo con piacere che tutti si sacrificano per il compagno.
Come giudica l'operato di Roberto De Lieto?
È un risorsa e un'opportunità per il nostro circolo, non vogliamo perderlo per nessun motivo al mondo.
E quello di Budoni?
Non lo scopro certo io. Riccardo è un professionista con la P maiuscola, ma che si comporta da ragazzino dalla mattina alla sera, insegnando la passione per lo sport a tutti i nostri ragazzi. Oltre che un socio, con Budoni il Parioli ha trovato una grande persona.
Cosa ci dice a proposito del vostro settore giovanile?
Con il progetto intrapreso assieme a Federico Balzaretti, che si occupa di calcio a 5 e calcio a 11, penso non ci debba essere altro da aggiungere. Con questo non voglio dire che siamo perfetti, anzi. Sicuramente commetteremo degli errori, ma ci sono utili per farne meno in futuro e per avvicinarsi ad una perfezione che è impossibile da raggiungere.
Quali sono gli obiettivi futuri del Parioli?
Mantenere il medesimo livello di aggregazione e convinzione nei propri mezzi. Se per futuro intendiamo giocare in una serie nazionale, dico che lo vedo veramente molto lontano, ciò che non è lontano invece è la voglia di crescere. Comunque andrà finire, la cosa certa è che – grazie all'aiuto dei nostri partner e degli sponsor – è che ci faremo sempre trovare pronti per qualsiasi livello di competizione.
Francesco Puma
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