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La verità  di Spanu: "Ho rotto col Valmontone per il mercato, sogno il nazionale"

 13/12/2017 Letto 1493 volte

Categoria:    Serie C1
Autore:    Francesco Carolis
Società:    TOPNETWORK VALMONTONE





Il matrimonio, celebrato in estate, tra Chicco Spanu e la TopNetwork Valmontone è giunto ai titoli di coda nel freddo avvio di dicembre. L’ex guida di Casal Torraccia, Prato Rinaldo e Real Ciampino, nel raccontare il suo ritorno in C1 da allenatore, spiega i motivi della rottura con la società del presidente Taurone, individuando nelle scelte di mercato la principale ragione di un lieto fine che non si è materializzato.

SEPARAZIONE - Nonostante un buon rendimento nel girone A del massimo campionato regionale, le vedute del tecnico e del team casilino non sono più coincise in sede di futsalmercato invernale: “Dopo la promozione in C1 con il Real Ciampino, ho sposato la TopNetwork Valmontone perché mi era stato promesso un progetto ambizioso - spiega Spanu -, che purtroppo non si è avverato. Avevo giocatori di qualità, che ringrazio per l’impegno che hanno profuso nei miei confronti, ma erano troppo pochi: è questo che ha portato alla mia separazione con la società. Con l’apertura del mercato, mi aspettavo di veder rinforzata la rosa con vari senior, ma soprattutto under 21. Fino a quando ci sono stato io, non è arrivato nessun giocatore: questo mi ha deluso molto”.

PRESENTE E FUTURO - Spanu analizza così una categoria nella quale ha militato per anni con gli scarpini al piede e che adesso vive dall'area tecnica: “Il livello si è abbassato rispetto al passato. Le squadre che arriveranno sono quelle più organizzate e più equilibrate nel bilanciamento tra il numero di senior e under. Tra le prime quattro, nel girone A, vedo Savio, Castel Fontana, Sporting Juvenia e Nordovest”. Chiuso il capitolo Valmontone, il futuro di Chicco è ancora tutto da scrivere: “Il mio sogno è sempre quello di allenare nel nazionale, in società ben strutturate e ambiziose, quindi continuerò a studiare e ad aggiornarmi. Qualcuno mi ha anche chiesto di rimettere gli scarpini, ma la mia scelta già l’ho fatta: fare l'allenatore è affascinante e mi dà stimoli incredibili. Continuerò a lottare per il mio sogno - chiosa Spanu - e ad essere nel futsal, senza arrendermi mai”. Già, perchè nella vita le porte si chiudono, ma spesso, come recita il proverbio, poi si spalancano i portoni.


Francesco Carolis



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