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Pompilio sfida Zannino: «Se lo batto, lo prendo in giro fino al ritorno!»

 18/10/2013 Letto 790 volte

Categoria:    Serie C1
Autore:   
Società:    FUTSAL PALESTRINA





Grazie alla vittoria contro l’Olimpus, il Palestrina ha permesso alla Lazio Calcetto di affiancare il gruppo di Cocco in testa alla classifica. Sabato queste due formazioni si affronteranno e la sfida sarà una gara speciale per i due allenatori, legati da un’amicizia profonda che va oltre il rettangolo verde. Mister Augusto Pompilio, tecnico della compagine del Pala Iaia, ha scherzato alla vigilia del match.

Mister, mercoledì la Capitolina vi ha eliminati dalla coppa: forse col successo sull’Olimpus vi siete cullati sugli allori?
Hai preso in esame due partite completamente diverse: contro la prima della classe abbiamo colto tre punti pesanti, mentre con il roster di Consalvo abbiamo pagato lo sforzo di tre giorni prima. Siamo giovani, dobbiamo crescere nella gestione delle energie, comunque bisogna dar merito alla Capitolina per aver conseguito il passaggio del turno.

Siete la rivelazione del campionato, assieme al Gymnastic Fondi: state pensando a qualcosa di più sostanzioso rispetto alla salvezza?
Assolutamente no: mantenere la categoria è il nostro obiettivo principale, dunque rimarremo concentrati su questo intento. Certo, i complimenti e la posizione in classifica ci fanno piacere, ma dobbiamo restare con i piedi per terra.

Sabato incrocerete proprio la Lazio che avete aiutato la scorsa settimana.
Sono molto amico di mister Zannino, dunque diciamo che gli ho fatto un favore niente male. Con Marco abbiamo un rapporto splendido, ci sentiamo spesso telefonicamente, però non ti nascondo che fargli uno sgambetto sarebbe divertente, anche perché lo prenderei in giro fino al girone di ritorno (risata, ndr).

E’ possibile un altro colpaccio?
La Lazio è una squadra fortissima con dei giocatori di categoria superiore, tra i quali nomino Rossetti, mio ex compagno qui a Palestrina. Sappiamo benissimo quanto siano bravi gli avversari, però cercheremo di metterli in difficoltà con le nostre caratteristiche.

Flavio M. Tassotti



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