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Ardea, Agnifili e il dietro le quinte: “Abbiamo vinto divertendoci. L'obiettivo è crescere ancora”

 02/05/2025 Letto 126 volte

Categoria:    Serie C1
Autore:    Redazione
Società:    ARDEA





L’Ardea ha ottenuto dei risultati straordinari sfruttando al meglio un'equipe tecnica che si è dimostrata di grande livello. Tra i valori aggiunti anche il fisioterapista Flavio Agnifili, che si gode i recenti trionfi.

SERIETÀ - “La promozione in Serie B non ha eguali - esordisce -. L’impegno, la fatica, la costanza e il focus sull’obiettivo comune hanno fatto sì che la squadra raggiungesse due traguardi su tre: la vittoria del campionato e il titolo regionale. Potevamo fare meglio solo vincendo anche la Coppa Lazio. C’è grande soddisfazione, e il merito è di tutto il team, sia dirigenziale sia tecnico. La cosa bella è che abbiamo ottenuto tutto questo anche divertendoci: siamo stati un gruppo coeso fin dall’inizio, con le idee ben chiare”. L’operato di Agnifili è stato molto complesso e di vitale importanza: “Mi sono occupato della parte terapeutica di tutte le categorie, comprese Under 21 e Under 17 - spiega il fisioterapista -. Nonostante la mole di giocatori, è stata svolta una preparazione interessante che ha portato tutte le rose ad avere benzina di riserva nel momento cruciale della stagione. Siamo sempre stati carichi di entusiasmo, frutto di un lavoro costante e serio. Siamo stati anche fortunati: l’attenzione che abbiamo mantenuto ha limato al minimo gli eventuali danni legati all’attività agonistica. Purtroppo, nelle categorie giovanili, ci sono stati due incidenti gravi che hanno fermato due ragazzi. In prima squadra, invece, non c’è stato mai un infortunio veramente grave: c’è stata una gestione impeccabile da parte di tutto lo staff, che, insieme alla professionalità dei giocatori, ha permesso ciò. È sempre bello partecipare, ma è fantastico vincere”.

GRANDE LEGAME - Agnifili poi si concentra su un aspetto che è stato altresì fondamentale: “Qui ho trovato una famiglia. Provenivo dal calcio a 11 e da un altro ambiente, quello di Ostia. Ora sono al secondo anno qui all’Ardea: il presidente Fofi mi ha aperto le porte di questa realtà. Prima di tutto si è creato un legame tra noi, con l’obiettivo di portare serietà. Pensavamo di poter ambire ad alti livelli, ma non immaginavano di disputare un’annata del genere - ammette Agnifili, che conclude -. È stata fondamentale la cura dei particolari e l’attenzione all’individuo: così ragiona una grande società, che è disposta a dei sacrifici per crescere ancora. Di ciò sono orgoglioso, e sono il primo a volersi mettere in gioco per dare una mano a questo grande progetto. Ci sono prospettive importanti per il futuro: rimaniamo con i piedi per terra, ma allo stesso tempo dobbiamo considerare quello che è stato fatto di buono”.


Paolo Trotta 




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