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Pordenone, primo kappaò interno: al PalaFlora passa l'Olympia Rovereto

 15/11/2025 Letto 96 volte

Categoria:    Serie A2 Élite
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    PORDENONE





Prima sconfitta interna per il Pordenone, che al PalaFlora cede 1-3 all’Olympia Rovereto. Un ko, il secondo consecutivo dopo quello di Maser, frutto di una prestazione poco cinica, contro una compagine che invece ha saputo capitalizzare al meglio le proprie occasioni.

Il match, infatti, è a sfumature più neroverdi che rossoblù. Gli uomini di Hrvatin manovrano, trovando più volte pronto Ceschini e cogliendo un clamoroso incrocio dei pali a 12’20’’ con Koren. Il parziale dei primi 20’ è però in favore di un’Olympia cinica e sorniona, che passa a 11’25’’ per effetto di un sinistro dal limite di Amin Moufakir, bravissimo a rubare la sfera sull’out di destra, ad accentrarsi e a fulminare Vascello in men che non si dica. Poco incisivo, il Pordenone è costretto a rincorrere nella ripresa, senza però riuscire a trovare la giusta via del gol. L’occasione migliore, a 6’46’’, è su una botta da fuori di Koren, sventata di piede da Ceschini, bravo a ripetersi anche sul successivo tap-in di Langella, all’esordio in campionato dopo l’infortunio in fase di preparazione. È, quello dell’estremo trentino, il primo di una serie di doppi interventi che lo vedranno ancora protagonista nella ripresa, rispettivamente a 11’41’’ e a 12’37’’: Langella e Morson gli avversari murati nel primo caso, nuovamente Koren e quindi Della Bianca nel secondo. Prima e dopo, però, i colpi del ko dell’Olympia. A 9’11’’ i dolomitici colpiscono con un contropiede perfetto: bravo Silon a scodellare in avanti per Fusari, altrettanto quest’ultimo a superare Vascello a tu per tu. La doccia più fredda arriva invece a 13’01’’, con una zampata di Rafinha dal limite, su assist di Onzaca: anche in questo caso, al culmine di un contropiede da manuale. A quel punto Hrvatin non può che giocarsi l’estremo di movimento, alzando Koren al posto di Vascello. Ne esce, a 16’00’’, un gol di Della Bianca, che allunga quanto basta il piede per assicurarsi che una conclusione di Minatel finisca in rete. Potrebbe essere il gol che riapre la contesa, si rivelerà il gol della bandiera. Il risultato, infatti, non cambia più: la sirena porta ossigeno all’Olympia, non più ultimo in classifica, mentre fa scivolare il Pordenone in ottava posizione.


Ufficio Stampa Pordenone

 





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