Štendler show nel derby: il Pordenone ottiene un bel pareggio col Maccan Prata
Un tiro libero a 25’’ dal termine toglie al Pordenone il gusto del trionfo nel derby del PalaPrata. Avanti per tutto l’incontro, i “ramarri” interpretano al meglio la gara contro un Maccan Prata sicuramente più attrezzato, cullando fino all’ultimo il sogno del successo dopo le due sconfitte dello scorso anno. Non basta un super Štendler, autore di una tripletta e vincitore a mani basse della palma di ex dell’incontro fra i tanti presenti, ma il pari che ne esce, un avvincente 3-3, è comunque il biglietto da visita di due compagini che continuano a tenere altissimo il livello del futsal provinciale.
Avvio di gara a forte trazione neroverde. Bastano 52’’ agli uomini di Hrvatin per sbloccare l’incontro con Štendler, bravo a prendersi lo spazio su rimessa di Grzelj e a insaccare dal limite sull’angolino basso del secondo palo. Nei minuti seguenti ci provano ancora Koren (3’10’’) e Della Bianca (5’27’’), esaltando i riflessi di Verdicchio. A 7’15’’ l’occasione più nitida per il raddoppio, quando su una botta di Koren dalla distanza prima Minatel e poi Štendler non riescono a indirizzare la sfera in rete. Il Maccan si vede per la prima volta a 7’27’’ con una conclusione dalla distanza di Zecchinello deviata in tuffo da Vascello. Segue una doppia occasione per Grigolon a 10’50’’ e 11’06’’: in entrambi i casi impatta male, nel secondo peraltro a porta clamorosamente spalancata. Non molto, ma abbastanza per fare da preludio al pareggio, che arriva a 13’12’’ a opera di Ceccon, bravo e caparbio nel liberarsi del proprio marcatore e insaccare in scivolata dal limite sotto l’incrocio. Seguono minuti di stasi, rotti a 16’31’’ da un “puntalone” di Štendler dalla trequarti per il rinnovato vantaggio. Trafitto nuovamente, il Maccan rischia il tracollo nei minuti finali della frazione, sotto i colpi di Štendler (17’29’’, sventola fuori di poco) e Minatel (18’19’’, parata di piede di Verdicchio). Nella ripresa i gialloneri provano a rialzare la testa pressando la retroguardia neroverde nei primi minuti, ma è un forcing sterile. A segnare ancora, infatti, è il Pordenone, con il solito Štendler. A 8’19’’ difesa locale ancora sorpresa su una punizione in orizzontale di Grzelj sulla trequarti per il connazionale, che non deve fare altro che scaricare in rete a Verdicchio fuori dai pali.
I gialloneri hanno un’occasione d’oro per accorciare a 10’48’’ con Ceccon: tutto solo sul secondo palo, il numero 77 scarica però sul corpo di Vascello in uscita. Poi però serve ancora l’estro del proprio estremo, alla truppa pratense, per tenere il parziale in almeno tre occasioni. A 11’35’’ è superlativa una sua spaccata su Koren lanciato a rete, a 13’35’’ il miracolo lo fa la mano di richiamo su una conclusione di Minatel, mentre a 14’23’’ a salvare il risultato ci pensa un suo volo sull’ennesima botta da fuori di Koren. Archiviati i prodigi, Verdicchio cede poi il posto a Zecchinello per il forcing finale con l’estremo di movimento, quando mancano 5’ al termine. Il gol che riapre la contesa arriva però a quintetti “canonici”. Col Pordenone sbilanciato in avanti in pressing a impedire il rientro del quinto di movimento, un pallone sbuca nella trequarti ospite, dove si insinua Ceccon per la doppietta personale a tu per tu con Vascello. Vascello, che a 17’46’’ è superlativo nel chiudere in spaccata su una sventola dello stesso Ceccon. I minuti scorrono, fino al “fattaccio” finale, a 19’35’’, quando Grzelj tocca di mano su rimpallo: è il sesto fallo. Impeccabile la trasformazione di Di Guida: finisce 3-3, con qualche rimpianto in più per il Pordenone.
Ufficio Stampa Pordenone
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