Migliorarsi sempre, anno dopo anno. Questa la filosofia che ha accompagnato il Lido dalla Serie D alla Serie A. Una filosofia che il copresidente Sandro Mastrorosato non intende abbandonare: “Vogliamo spostare l’asticella un po’ più in alto. Ciò non vuol dire puntare a vincere il campionato, ma di certo essere protagonisti, senza nulla togliere a quanto di buono fatto lo scorso anno”.

Gli aspetti positivi da cui ripartire, d’altronde, non mancano: “Veniamo da un’annata positiva, affrontata in modo serio e professionale, con il massimo impegno da parte di tutti”, rimarca Mastrorosato, rivivendo le fasi della prima apparizione lidense in Serie A. “Come immaginabile, abbiamo sofferto l’approccio. La squadra, però, non ha mai sfigurato: ci siamo giocati ogni gara fino alla fine, meritando la salvezza sul campo - l’analisi -. Stagione perfetta? Se consideriamo come si è conclusa, sì, visto che abbiamo mantenuto la categoria, ma possiamo e dobbiamo migliorare”.

Alzare l’asticella. Pur sapendo che non sarà semplice: “Il prossimo anno sarà ancora più duro - avvisa Mastrorosato -. Dalla Serie A2 saliranno compagini molto forti, noi, però, abbiamo un anno di esperienza in più sulle spalle”. La società si è mossa bene, parola di presidente. “La presenza di una leggenda come Angelini in panchina, il ritorno di Andrea Trentin nel ruolo di direttore sportivo e l’arrivo di Patrizio Abbate rappresentano tasselli fondamentali”. Al resto dovranno pensare i giocatori: “Siamo felici di aver confermato praticamente tutto il gruppo, un gruppo serio, con una chiara impronta italiana - sottolinea con orgoglio Mastrorosato -. La salvezza ha regalato maggiore consapevolezza ai nostri ragazzi, gli innesti di Poletto e Chilelli, invece, speriamo ci consentano un ulteriore salto di qualità”. Crescere ancora, crescere sempre. Questa la filosofia del Lido, fin dalla nascita.


Antonio Iozzo

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