Vittoria doveva essere, e così è stato. Ma il 6-3 alla Macedonia del Nord, oltre che far bene a un Main Round quasi blindato (basta un pari con la Svezia, potremmo anche perdere ma a quel punto bisognerebbe vedere se rientriamo nelle 4 migliori seconde) delle Qualificazioni Mondiali, ci riconcilia con la Sicilia. “E un PalaCatania da pelle d’oca” come ricorda Max Bellarte.

L’ANALISI - “Il palazzetto pieno ci ha consegnato emozioni fortissime: è stato eccezionale”. Max Bellarte si gode una vittoria di fondamentale importanza per il cammino della Nazionale di futsal verso il Mondiale del 2024. “Mi aspettavo una partita complicata, di solito campeggia nelle menti di tutti l’illusione della perfezione - spiega il commissario tecnico Azzurro, in uno stralcio di un’intervista sul Corriere dello Sport - siamo all’interno di un processo di rinnovamento e la perfezione non esiste”. Italfutsal avanti tre volte, sempre ripresa, ma spinta dagli oltre 3500 del PalaCatania, capace di chiudere i giochi nella ripresa con la premiata ditta Linho-Motta. E il definitivo 6-3 griffato da Calderolli. “Mi aspettavo questo tipo di partita - chiosa Bellarte - ma il PalaCatania ci ha aiutato tantissimo. Ho avuto la pelle d’oca avuta durante l’inno è stato qualcosa che non dimenticheremo mai. Giocare in un ambiente così, rende tutto più bello”.

Redazione C5Live

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