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Virtus Cap San Michele, Giancarlo Berardi e la filosofia del learning by doing: "Così puntiamo a migliorarci"

 17/12/2025 Letto 133 volte

Categoria:    Femminile
Autore:    Redazione
Società:    VIRTUS CAP SAN MICHELE




Ancora in corsa per il titolo d’inverno e a una sola lunghezza dalla capolista Levante Caprarica, c’è una Virtus Cap San Michele che ha da poco firmato il suo settimo successo in campionato in casa della Ternana Thyrus (2-4).
“Domenica mi è piaciuta la maturità della squadra nell’affrontare una partita non semplice - racconta mister Giancarlo Berardi -. Le ragazze hanno gestito bene i vari momenti e le varie situazioni tattiche del match. Sicuramente dobbiamo migliorare su qualche disattenzione che a volte commettiamo, ma - nel complesso - sono soddisfatto della prestazione”.

Atteggiamento da replicare contro la Littoriana, terza forza appaiata al Nora.
“Mi aspetto una partita molto fisica, un avversario ostico, ma conosciamo bene l’importanza di questa ultima sfida del girone d’andata e soprattutto abbiamo consapevolezza dei nostri mezzi e delle nostre qualità che ci hanno permesso, finora, di fare un percorso molto positivo. Ho uno staff molto preparato con cui lavoriamo in perfetta sintonia e soprattutto un gruppo che lascia sempre il 100% in campo: questo è fondamentale per lavorare serenamente e performare al meglio a prescindere dai risultati”.

Dal 2024/25 sulla panchina della Virtus Cap San Michele, ma è dal 2013, appena ha appeso gli scarpini al chiodo, che Berardi allena nel femminile: prima esperienza a Conversano (3 anni nel regionale con promozione nella vecchia A2), poi 2 salvezze nella categoria cadetta. Dopo la vittoria della Coppa Puglia col Fasano nel regionale, l’esperienza col Grottaglie e, infine, la Virtus Cap. “Ho trovato una società presente e ambiziosa nel portare avanti un progetto di crescita puntando su ragazze locali e un gruppo squadra molto unito e dedito al lavoro e al sacrificio. Da giocatore - racconta facendo un tuffo nel passato - ho ricoperto tutti i ruoli: da pivot a centrale, quando il fisico non mi aiutava più - sorride -, passando per il ruolo di laterale, negli anni di mezzo. Posso considerarmi un “universale”, per questo cerco di aiutare le ragazze dando consigli specifici in base ai diversi ruoli: in ognuna di loro cerco di individuare caratteristiche tecniche o tattiche e temperamento che possono assomigliare in qualche modo a quelle che avevo io, per poterle migliorare nel lavoro quotidiano sul campo”.

E che l’obiettivo sia puntare in alto, Berardi lo dice senza mezzi termini. “Se l’anno scorso abbiamo concluso la stagione in grande emergenza per infortuni, disputando l’ultima gara playoff in casa dell’Altamura in maniera quasi commovente, quest’anno la priorità è ampliare la rosa, provando anche a migliorarla sotto l’aspetto qualitativo. Credo di avere a disposizione un gruppo incredibile che lavora con impegno ed entusiasmo, che ha sempre voglia di imparare e che mi sta insegnando tanto. Come dico sempre ai miei figli “Learning by doing”, imparare facendo: una regola senza tempo, che vale per tutta la vita, da quando nasci finché diventi vecchio. Si impara da ogni situazione, se si ha voglia e pazienza di affrontarla!”.


Anita Ferrante





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