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Serie A, il più grande errore del 2021? Continuare a snobbare il Came

 01/01/2021 Letto 884 volte

Categoria:    Serie A
Autore:    Redazione
Società:    CAME TREVISO





Prima che il lockdown e la pandemia bloccasse tuttto, laddove c'erano delle finali (playoff, Coppa Italia e anche l'ei fu Coppa Divisione) lì c'era il Came Dosson. Anche nell'era della convivenza con l'emergenza sanitaria i ragazzi terribili di Sylvio Rocha continuano a sedere e banchettare al tavolo delle grandi, nonostante vengano fin troppo snobbati da media e addetti ai lavori: mai messi in prima fila alla vigilia di un campionato, sempre presenti in realtà quando ci sono da assegnare dei trofei.
 
E' VERO che il secondo posto dei biancazzurri e di conseguenza la qualificazione nella prossima F8 è simile a un miraggio: il Pesaro dovrebbe perdere con almeno 10 gol di scarto a Catania e il San Giuseppe pareggiare (o perdere) uno dei quattro incontri rimasti. Ma a prescindere da chi andrà in Coppa Italia senza passare per gli spareggi, Sylvio Rocha ne sta combinando un'altra delle sue anche in questa prima parte di stagione.
 
PER INFORMAZIONI chiedere a Scarpitti, che ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per domare un enorme Came Dosson nel confronto diretto con l'A&S. Per conferma chiedere allo Special Colini, uno dei pochi ad aver sempre fiutato il pericolo trevigiano: Pesaro sotto 2-0 a Dosson a meno di 5' dal termine, prima di essere raggiunto sul pari da Honorio e Taborda. Se il Came avesse vinto il Pesaro in molti avrebbero urlato all'impresa, in pochi non si sarebbero sorpresi, perché il Came Dosson ha lo stesso zoccolo duro da un quinquennio, gioca a memoria, è fisica e dinamica, con un Vieira da 20 gol in 12 partite. Il Came Dosson è forte. Ma forte forte.
 
NEGLI ULTIMI ANNI Sylvio Rocha ha sempre perso un top player: da quel fenomeno di Rangel (strappato alla Serie A dai paperoni del Kairat Almaty) a Igor (rivelazione della scorsa Serie A, volato in Spagna questa estate, nel Peñíscola), passando per Cainan de Matos (vice campione imbattuto di Spagna nella finale nei playoff express pareggiata dal Viña Albali Valdepeñas con l'Inter Movistar di Tino Peréz) trasformato da Sylvio Rocha in vice capo cannoniere di Serie A. Già, Sylvio Rocha: un tecnico troppo sottovalutato. Perde pezzi pregiati ogni anno, eppure riesce sempre a mantenere lo stesso rendimento da chi ha a disposizione. Vecchi e (pochi) nuovi, fa lo stesso. La verità è che il più grande errore che si possa commettere nel 2021 è continuare a snobbare una super big della Serie A.
 
Redazione C5Live


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