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Rubrica | Scarpini in fuga: Mastropierro, dallo scudetto U21 col Milano al Tolone, passando per il Caja

 15/10/2014 Letto 912 volte

Categoria:    Vari
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Società:    VARIE





Scarpini in fuga questa settimana fa tappa sulla splendide rive della Costa Azzurra e per la precisione a Tolone, città che deve gran parte della fama alle sue spiagge e alla presenza del più importante porto militare francese. Da qualche anno Tolone è diventata la casa di Felice Mastropierro, ex calciatore con una lunga esperienza alle sue spalle. Tra Mastropierro e il futsal, infatti, c’è un legame forte, nato negli seconda metà degli anni novanta con la conquista dello primo, storico scudetto Under 21 a Milano. Lo possiamo tranquillamente definire un nomade di questa disciplina perché durante gli anni ha avuto l’opportunità di viaggiare molto e di vestire casacche importanti come quelle di Prato, LazioNepi, Pescara e Cagliari. Mastropierro, però, non si è limitato al territorio italiano ed è andato oltre i confini per stabilirsi per un certo periodo in Spagna dove ha potuto difendere i colori del prestigioso Caja Segovia.
Nel suo lungo curriculum da giocatore troviamo anche un’esperienza in terra transalpina con il Paris Métropole nella stagione 2010-11. E proprio in Francia Mastropierro ha fatto ritorno lo scorso anno per accettare la panchina del Tolone, club militante della Division 1 francese.


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Buongiorno mister Mastropierro. La Francia per lei rappresenta un ritorno per via del suo passato con la maglia del Paris Métropole. Cosa l’ha spinta a lasciare di nuovo l’Italia e a ritornare nel campionato francese?
Due anni fa, dopo un infortunio, decisi di smettere di giocare e iniziai a fare corsi, prepararandomi per allenare. Una cosa che mi ha sempre affascinato. A luglio dell'anno scorso ricevetti qualche offerta interessante, ma quella che mi ha affascinato di più fu quella del Tolone e così iniziai.

Il Tolone lo scorso anno ha ottenuto un brillante piazzamento. Quali sono gli obiettivi di questa stagione?
Vero, l’anno scorso abbiamo fatto un ottimo campionato e abbiamo sfiorato la finale di Coppa Francia, uscendo in semifinale. Quest'anno abbiamo fatto qualche cambio e sono soddisfatto dell’organico che ho a disposizione. Per adesso l'obiettivo è entrare tra le prime quattro che vorrebbe dire i play-off, ma poi tutto può succedere.

Qual è l’attuale livello del futsal francese anche in rapporto allo stato di quello italiano? C’è una buona risposta da parte di media e pubblico?
Di certo ogni anno si cresce sempre di più e si avvicinano media e sponsor importanti. La FFF (Federazione calcistica francese, ndr) sta facendo un bel lavoro per la crescita di questa disciplina. Se si continua così, nel giro di due anni ci sarà veramente un gran campionato. Certo a differenza dell'Italia manca sicuramente un po’ di esperienza nell’organizzazione, ma questo è normale; pensiamo che fino a due anni fa il campionato nazionale era diviso in due gironi.

In Francia negli ultimi anni sono arrivati tanti giocatori spagnoli e brasiliani. Secondo lei c’è la possibilità in futuro di poter vedere emigrare anche talenti italiani in terra transalpina?
Vero, negli ultimi anni il tasso tecnico si è alzato molto per l'arrivo di giocatori importanti come i brasiliani e gli spagnoli. Per gli italiani perché no? Italiani con qualità non mancano.

Non solo Francia, ma anche Spagna nel suo curriculum. Ci può raccontare il suo passato nel campionato spagnolo? Cosa ricorda di quell’esperienza?
Sicuramente un’esperienza indimenticabile. Ho giocato in Spagna per tre anni, arrivando anche in uno dei club più prestigiosi al mondo: il Caja Segovia. Che dire, lo spettacolo nello spettacolo, un campionato, quello di allora, di altissimo livello con giocatori come Manoel Tobias, Schumacher, Daniel, Lenisio etc. Un’organizzazione incredibile, il paradiso del futsal: tifosi innamorati di questo sport, palazzetti strapieni. Un vero peccato vedere il campionato spagnolo attuale che per via della crisi ha perso molto.

Lei è un giramondo e quindi è abituato a esperienze lontano dall’Italia. Ci può parlare di Tolone? C’è qualcosa di particolare che ha trovato in questa città e in Francia in generale e porterebbe volentieri in Italia?
Sicuramente mi ritengo fortunato a fare il professionista di futsal, primo per la passione verso questa disciplina e secondo per le emozioni che ti dà nel viaggiare e nel conoscere posti e gente diversa. Tolone è una cittadina sul mare tra Marsiglia e Saint Tropez, con un ottimo clima e dei posti fantastici. Cosa porterei in Italia? La Francia è un paese bellissimo, ma l'Italia non ha nulla da invidiare. Io sono di Milano e probabilmente ci porterei il mare, il sole e il buon Rosé della Provence.


Elia Modugno



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