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Tre panchine saltate e una prova: allenare in Serie A è davvero dura

 13/11/2018 Letto 995 volte

Categoria:    Serie A
Autore:    Pietro Santercole
Società:    VARIE





Da un grande potere derivano grandi responsabilità, direbbe il compianto Stan Lee, "padre" di Peter Parker - alias Spider Man - e creatore di un universo pieno di super-eroi. Chi allena nella Serie A di futsal ha il potere di fama e visibilità, ma anche un enorme peso di quella responsabilità che non sempre si riesce a reggere. In neanche sette giornate sono già saltate un quarto di panchine nel massimo campionato nostrano di futsal, ultima in ordine cronologico quella di Cristian Stefani, dimessosi poco prima che l'Arzignano scendesse in campo per il terzo turno di #CoppaDivisione, perso alla Gozzano contro l'ambizioso Petrarca Padova di Luca Giampaolo.
 
COME E' DURA L'AVVENTURA - Il primo divorzio fra le top 12 ha fatto clamore, in quanto Mannino aveva vinto due volte in altrettante partite, prima i giocatori del Real Rieti chiedessero l'esonero, avallato da Pietropaoli. Anche il divorzio fra il Maritime Augusta e Fernando Cabral è avvenuto coi megaresi capolista, dopo cinque turni. Ora Stefani, dimessosi con un Grifo in piena crisi: un punto nelle ultime quattro gare, con l'aggravante di 21 reti al passivo in 160' effettivi. Tre indizi, dunque, fanno una prova: allenare in A, anche con 12 roster, è veramente dura.
 
Pietro Santercole


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