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Vigor, Perconti oltre l»â„¢amaro capitolo Atletico 2000. «Le prossime? Tutte finali»Â

 27/11/2019 Letto 452 volte

Categoria:    Serie C1
Autore:   
Società:    VIGOR PERCONTI





Dopo quello col Real Fabrica, secondo k.o. consecutivo per Mirko Cignitti e la Vigor. L’Atletico 2000 si impone tra le sue mura amiche col minimo vantaggio, condannando Matteo Perconti e compagni tornare a casa a mani vuote. Il giocatore blaugrana chiude con amarezza la parentesi di sabato scorso e lancia la sfida agli appuntamenti in programma.

ATLETICO 2000 - “Come prima cosa faccio i complimenti agli avversari, soprattutto al portiere Abo Arab che è stato decisivo almeno in 6-7 tu per tu e ha tenuto i compagni in partita. Bravo mister Coccia e bravi loro a meritare, seppur non con un vantaggio così largo, di essere avanti nel primo tempo”, inizia così Matteo Perconti la sua disanima della sconfitta contro Anzalone e compagni, la quarta debacle della stagione. Ciavarro col suo bis e Farcomeni con un centro non sono riusciti a portare punti alla causa blaugrana. “Però la gara è stata macchiata da due errori gravi da parte dell’arbitro. Il primo è uno sgambetto, su di me che stavo chiudendo una diagonale, non sanzionato, un’azione sul cui prosieguo loro hanno segnato e nella quale l’arbitro ha dato a loro il vantaggio e cumulato un fallo a noi; se avesse fischiato contro di loro avremmo avuto un tiro libero in più e un gol in meno a fine primo tempo. Il secondo è un intervento, sempre da tiro libero, non fischiato a Ciavarro a 4” dalla fine. Sono due errori gravi che hanno cambiato la gara drasticamente”. Anche perché la Vigor, dopo le difficoltà vissute nella prima parte dell’incontro, era riuscita ad interpretare una buonissima seconda frazione. “Nella ripresa però abbiamo giocato ad una porta sola, costringendo l’Atletico a spazzare il pallone anche ad inizio ripresa. Alla fine abbiamo perso perché, su cinque tiri fatti, loro hanno realizzato quattro gol. Però ripeto, nulla contro di loro: sono stati bravi a sfruttare le occasioni”.

RIPARTIRE – La delusione è tanta, per Matteo e tutta la Vigor. Oltre alla sconfitta, c’è sicuramente il lato emotivo da non trascurare. “Mi dispiace che questo sport, invece di premiare squadre che pensano solo a giocare, punisce compagini come la nostra, che ha un’indole buona e sempre atteggiamenti sportivi. Non cadiamo nella protesta e nella lite, quindi secondo me gli arbitri non hanno problemi a prendere decisioni contro di noi”. Ma è già tempo di ripartire, di andare oltre: la C1 non aspetta e con lei neanche il Grande Impero. La sfida con l’Atletico apre una serie di confronti ostici, contro roster che occupano zone di classifica sostanzialmente equivalenti o superiori. Per Matteo, però, questo non è un ciclo più difficile di altri momenti della stagione. “Ciclo di fuoco? Secondo me no. Nel senso che abbiamo visto come tutto il girone sia d’altissimo livello, sono tutte battaglie. Noi lo abbiamo visto per esempio contro la Fenice, in una gara vinta da noi solo a 40” dalla fine. Sono tutte finali, dobbiamo scendere in campo e fare la nostra partita, imponendo il nostro gioco. Se riusciamo a farlo, non potremo rimproverarci nulla”.


Marco Panunzi



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